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Relazioni
riguardanti l'anatomia la fisiologia e la cura degli occhi
SI PREGA
DI LEGGERE QUANTO SEGUE: le informazioni ivi contenute sono
fornite da persone qualificate ed autorizzate alla cura della salute
ma non hanno l'intento di sostituirsi ai consigli e alle cure
del medico. Sarebbe buona norma che il lettore consultasse regolarmente
uno specialista, il quale, tenendo particolarmente in considerazione
i sintomi, potrebbe fare una diagnosi e trovare una cura. Le informazioni
qui di seguito riportate hanno il solo scopo di educare, informare
e guidare alla comprensione delle cause, della prevenzione e della
cura delle malattie.
Questa relazione
vuol essere una discussione approfondita sulla struttura e la funzione
dell'occhio umano e del sistema visivo.
Alcuni argomenti
sono stati trattati in modo approfondito e tecnico, altri sono stati
passati in rassegna in modo più superficiale. Sulla cura
degli occhi esistono numerose pubblicazioni affini che trattano
alcune di queste argomentazioni più dettagliatamente.
Tuttavia è
possibile avere un' immagine complessiva dell'occhio leggendo questa
relazione.
Introduzione
Possiamo iniziare
la nostra discussione riproponendo la vecchia analogia tra il sistema
visivo e la macchina fotografica. Questa ultima è costituita
da una serie di obiettivi che hanno la funzione di mettere
a fuoco l'immagine, da un diaframma variabile che controlla
l'illuminazione totale e la profondità del fuoco, da una
pellicola fotografica che cattura l'immagine. L'occhio e' chiamato
anche globo oculare, termine che si riferisce alla sua forma
sferica, ed e' attaccato a muscoli che hanno lo scopo di individuare
e collocare correttamente l'immagine nell'occhio. Una serie di lenti
focalizzano l'immagine, un diaframma controlla l'intensità
della luce ed uno schermo riceve l'immagine proiettata.
In seguito questo schermo converte l'immagine, attraverso una
reazione chimica, in impulsi elettrici che vengono trasmessi
al cervello. Ampiamente diffusa e' quella versione
della succitata analogia che paragona l'occhio ad una
videocamera; l'ultimo passaggio del processo visivo e' una
trasmissione elettrica, non una mera copia.Questa relazione
tratterà dei muscoli dell'occhio, della cornea e del cristallino,
dell'iride e della pupilla, della retina e del cervello,
e di come queste parti si integrino nel complesso processo
visivo. Si esaminerà inoltre brevemente il ruolo
delle strutture associate che comprendono la congiuntiva,
il sistema lacrimale, l'umore acqueo ed il corpo vitreo.
Si spiegherà come lavora l'occhio, cosa può
non funzionare in esso e cosa deve essere fatto per
porvi rimedio.
I muscoli
dell'occhio
L'occhio e'
suscettibile di muoversi in ogni senso grazie a sei muscoli esterni.
Due muscoli gli consentono di ruotare verso destra e sinistra,
altri due di muoversi verso l'alto ed il
basso, gli ultimi due infine collaborano con i precedenti
nel controllare la posizione dell'occhio che guarda
in direzione obliqua, cioè verso un angolo
in alto a sinistra o in basso a destra.Il sistema muscolare
responsabile della mobilita' dell'occhio riveste un'importanza fondamentale
per un gran numero di ragioni. I muscoli allineano gli occhi
in modo tale che ognuno "centri" perfettamente
l'immagine. Per la visione di oggetti lontani gli occhi
devono essere allineati parallelamente l'uno all'altro,
devono curvare leggermente verso l'interno per guardare oggetti
vicini. Questo processo e' chiamato Convergenza. I muscoli hanno
anche la funzione di compensare la posizione della testa e l'inclinazione
di essa.In un sistema visivo perfetto entrambi gli occhi "centrano"
la scena desiderata in modo che l'immagine focalizzata cada
perfettamente sulla retina, nella parte posteriore dell'occhio.
Tutte le cellule retiniche, chiamate bastoncelli e coni, atte a
ricevere le impressioni luminose, hanno cellule corrispondenti
nell'altro occhio. Se l'immagine focalizzata cade
sull'area corrispondente della retina, il cervello può
usare questa informazione per percepire un'immagine stereoscopica
"3-D". Ciò fa parte del processo
chiamato percezione della profondità e ci rende consapevoli
della nostra posizione relativa all'interno del mondo che
osserviamo e di come gli oggetti nello spazio siano relativi gli
uni rispetto agli altri.
L'angolo visuale nel quale convergono i due occhi invia impulsi
ad un altro muscolo interno all'occhio, detto "muscolo ciliare"
che si contrae accomodando la lente cristallina ed adattandola
alla visione degli oggetti centrati. Per la visione di
lunghe distanze gli occhi sono allineati parallelamente l'uno
all'altro ed il sistema di focalizzazione e' a 0, per centrare
un'immagine a 40 cm di distanza invece gli occhi piegano in dentro
ed il sistema di focalizzazione capisce che il grado di rotazione
richiede una modificazione della capacita' focale
pari a 2.5 diottrie (Accomodamento). Per i matematici
la capacita' focale in diottrie equivale alla distanza
centrata in cm diviso per il numero di riferimento di
100 cm. Occhi ipermetropi mancano della capacita' di mettere a fuoco.
Per sopperire a questa carenza il
muscolo ciliare, collegato al "nervo oculo-motore"
(la paralisi del quale annulla il potere di accomodamento),si
contrae e fa sporgere in avanti il cristallino accomodandolo
e portandolo a focalizzare. L'occhio viene cosi' rifornito
della necessaria capacita' focale mancante.
Questa innervazione
può derivare anche dai muscoli esterni che fanno ruotare
gli occhi verso l'interno. Se la deviazione e'
abbastanza debole, i muscoli opposti possono riallineare
gli occhi. A volte questi convergono eccessivamente
ed appaiono incrociati.Il rimedio a questa esotropia
accomodativa consiste semplicemente nel correggere l ipermetropia.
Oltre a ciò, vari esercizi possono aiutare a riallineare
il sistema visivo. Quando gli occhi convergono, ad es. per osservare
oggetti vicini, le pupille si contraggono e diventano
più piccole. Ciò costituisce un altro aspetto del
complesso sistema visivo umano.Alcuni test a cui
gli oculisti sottopongono i loro pazienti determinano
l'integrità neurologica del sistema. Un errore nel
sistema può denotare una malattia che interessa i collegamenti
nervosi negli occhi e nel cervello, a volte questi difetti indicano
una patologia molto seria che può comprendere tumori e malattie
neurologiche.
Che cosa
succede quando il sistema muscolare degli occhi non funziona?
Lo strabismo
e' un difetto di parallelismo tra i due assi oculari che si
rivolgono in direzioni divergenti, causato dai muscoli
esterni. Può verificarsi per un gran numero di ragioni diverse:
- 1)Uno o più
muscoli sono troppo lunghi o troppo corti.
- 2)Uno o
più muscoli esterni sono attaccati al globo oculare in
una errata posizione anatomica.
- 3) I collegamenti
nervosi di uno o più muscoli sono difettosi o agiscono
in modo non appropriato.
- 4) Il cervello
trasmette segnali sbagliati ai muscoli, causa di un mancato allineamento.
- 5) C'è
una ipermetropia non corretta.Le conseguenze di questi difetti
possono essere:
a) estetiche: gli occhi sono strabici e guardano
in direzioni differenti.
b) funzionali: la visione stereoscopica (3-D) e' difettosa e limitata.
Il sistema di focalizzazione può essere lento o inadeguato
alla distanza desiderata. Possono verificarsi errori nel seguire
una traccia, un percorso, che nei bambini sono spesso
causa di difficoltà nell'imparare a
leggere ed in generale di altre difficoltà
nell'apprendimento.
c) spaziali: una limitata percezione della profondità causa
problemi a coloro che devono imparare a camminare,
difficoltà di coordinazione tra occhi e
mano, goffaggine ed altri problemi percettivi.
Il corpo umano
reagisce in diversi modi a queste anomalie: molte persone imparano
a convivere con un sistema che non funziona, altri desiderano correggere
il problema esclusivamente per ragioni estetiche. Gli oculisti generalmente
provano ad intervenire soprattutto nei bambini piccoli per
favorire il normale sviluppo del sistema visivo e dei
sistemi di orientamento spaziali.
Rimedi:
Molti sono
i rimedi allo strabismo, tra questi ci sono la chirurgia,
gli esercizi sui muscoli degli occhi ed altre terapie
a favore del sistema visivo. In alcuni casi ci si trova
di fronte ad un chiaro difetto anatomico, ad esempio
quando i muscoli si sono sviluppati in modo non corretto.
Altre volte il problema e' di natura neurologica. Talvolta
si fa ricorso ad entrambi i rimedi nella cura dello strabismo per
ottenere un miglior risultato.
La chirurgia:
La chirurgia
ottica pratica la tenotomia del muscolo retto interno o nell'accorciamento
del retto esterno, cosi' da farlo lavorare correttamente. Il sistema
visivo umano "impara" ad usare il sistema di allineamento
in un processo nel quale il cervello "impara" ad
interpretare propriamente l'informazione. Nella fase di sviluppo
del bambino, quanto prima si corregga il
difetto, tanto maggiore sarà a probabilità
di una correzione funzionale dell'occhio, favorendo
cosi' non solo un miglioramento estetico, ma anche una buona
percezione della profondità. Se l'operazione
chirurgica viene eseguita su un adulto, sebbene il
risultato estetico sia spesso eccellente, il risultato funzionale
spesso non lo e'.Un chirurgo esperto riesce a raggiungere quasi
sempre il risultato desiderato e far apparire gli occhi allineati.
L'abilita' del sistema visivo nell'utilizzare l'informazione
che riceve dagli occhi ora raddrizzati varia.
A volte esercizi a favore del sistema visivo
vengono effettuati per stimolare i collegamenti tra occhi
e cervello, per ottenere un sistema binoculare
che funzioni completamente.
Vision Training
Il Vision Training,
che consiste nell'integrazione neurologica e nell'equilibrio muscolare,
e' spesso usato in sostituzione della chirurgia o anche accanto
ad essa. Se i muscoli dell'occhio presentano difetti
anatomici la chirurgia e' spesso necessaria per normalizzare
la situazione. Se il difetto e' minore e/o e' associato
ad un sistema nervoso poco sviluppato o che risponde
male agli stimoli, vari esercizi possono essere
eseguiti per stimolare il sistema, farlo sviluppare
e funzionare correttamente.Man mano che il bambino cresce,
diminuiscono le possibilità' di ottenere un sistema
neurologicamente integrato che funzioni completamente,
mentre nell'età adulta e' spesso difficile ottenere una correzione
funzionale. La questione e' fortemente dibattuta tra oftalmologi
e optometristi ed altri professionisti del
settore, alcuni
dei quali condividono il rigido modello anatomico di correzione,
mentre altri confidano nel modello comportamentale.
Raccolgono un
certo seguito anche combinazioni delle due filosofie.
Dunque qual'è la cura più appropriata? Si sa
che la chirurgia può riportare al corretto allineamento.
Si sa che gli esercizi possono stimolare i collegamenti neurologici
ed aiutare il controllo muscolare e la coordinazione.
La vera questione e' quale cura ottiene i migliori risultati
ed a quale età il sistema si oppone alla modificazione.
Sebbene sia chiaro che il nostro cervello ed
il nostro sistema nervoso si adattano con l'età
sempre di meno, sono molti i casi di persone permanentemente
paralizzate che sono riuscite ad alzarsi ed a camminare
e di persone che hanno riacquistato la funzione che
avevano perso.Chiaramente, quanto prima si tenti di risolvere il
problema, tanto migliori saranno i risultati. Questa verità
rivela come sia importante scoprire al più presto il
difetto e la sua cura.I bambini dovrebbero effettuare
un esame della vista almeno dall'età di
3 o 4 anni ed anche prima qualora i genitori notassero un'evidente
disfunzione.
Il Sistema
di focalizzazione: la Cornea e il Cristallino
Le lenti
ottiche dell'occhio sono costituite dalla cornea,
una finestra trasparente nella parte anteriore del globo, e dal
cristallino, una lente elastica situata pochi millimetri
dentro l'occhio ed immediatamente dietro l'iride.
La Cornea
La cornea e'
una membrana straordinaria. Non possiede propri vasi sanguigni ma
e' una struttura capace di riprodursi ed essere
riparata rapidamente. Si tratta di una lastra
perfettamente trasparente e convessa, con una
curvatura sempre costante, che costituisce il principale
elemento di focalizzazione dell'occhio.
Osservata al
microscopio la cornea presenta molti strati ed un nervo
attivo che la circonda e le da nutrimento. Gli strati più
superficiali vengono costantemente rimossi ogni qual volta
battiamo le ciglia e rimpiazzati dagli strati più profondi.
Un graffio della sua superficie, sebbene spesso abbastanza doloroso,
può essere completamente guarito nel giro di
poche ore.
Perfino un taglio
profondo può guarire in un solo giorno. Dunque molto difficilmente
la cornea viene danneggiata permanentemente.
Problemi
con la cornea
Esposizioni
a sostanze chimiche, ustioni, tagli profondi ed alcune infezioni
rare possono causare cicatrici capaci di interferire
con la capacita' visiva. Quasi ogni offesa alla cornea,
che potrebbe causare un danno permanente, sarà accompagnata
da sintomi quali forte dolore, leggera sensibilità,
insofferenza della luce, lacrimazione. Chi faccia esperienza di
questo trauma necessiterà immediatamente di ricorrere
ad uno specialista. In seguito ad un'esposizione a sostanze chimiche
sarà utile una irrigazione (sciacquare l'occhio
per almeno 15 minuti con acqua o preferibilmente
con una soluzione salina sterile) e talvolta una cura medica. In
caso di penetrazione di un corpo estraneo che
tagliasse la cornea si asporti il corpo, in caso di infezioni si
faccia una diagnosi accurata e le si curi.Lenti a contatto
applicate non correttamente, adagiate sulla cornea,
possono intaccare la salute e la struttura della stessa. A volte
la sua sensibilità al dolore e' ridotta e non si avranno
i soliti sintomi allarmanti. Almeno un controllo
annuale delle lenti a contatto e' dunque di vitale importanza per
garantire la salute degli occhi. Non bisogna mai portare lenti
a contatto che provochino dolore o intacchino la capacita'
visiva sia durante l'applicazione sia dopo averle tolte.
Il cristallino
ed il corpo ciliare
Dopo che
la cornea ha messo a fuoco l'immagine, la luce
passa attraverso il cristallino. Questa membrana svolge
infatti la funzione primaria di trasporto della luce
e di correzione della capacita' focale quando
si oggetti vicini. Un occhio perfetto dal punto di vista ottico
mette a fuoco anche un punto ad una distanza infinita. Per
la maggiorparte degli occhi pero' questo punto e' ravvicinato
a 6 metri (20 piedi). Quando si osserva un oggetto vicino
il cristallino deve adattarsi alla visione di questo oggetto
posto ad una distanza al di sotto di 6 metri per
poter mettere a fuoco chiaramente l'immagine dell'oggetto
visto sulla retina. I muscoli del corpo ciliare (una parte della
uvea) si contraggono esercitando una forza sulla
lente, cambiandone in questo modo la forma ed ottenendo una modificazione
della capacita' focale.
Problemi
del cristallino: Presbiopia e Cataratta
Col passare
degli anni il cristallino perde elasticità, i muscoli
ciliari diventano più deboli ed il sistema visivo
non riesce a focalizzare adeguatamente l'immagine.
Questo difetto porta il nome di Presbiopia e si
riscontra in molte persone che abbiano compiuto i 40 anni.
Nel suo stadio iniziale il difetto si corregge per mezzo di esercizi
che aumentino la forza del muscolo e possibilmente
migliorino l'elasticità della lente. Il
rimedio piu' comune alla presbiopia e' l'uso di occhiali
per vedere da vicino e per leggere che aumentino la capacita'
focale cosi' da compensarne la perdita da parte del cristallino.
Lenti a contatto bifocali o multifocali sono anche utili. Con il
termine Cataratta si intende la perdita da parte
del cristallino della capacita' di trasmettere la luce. Questo
difetto si riscontra di preferenza nelle persone
più anziane, e' dunque dovuto all'età,
ma può esser causato anche da alcune medicazioni
(soprattutto l'uso prolungato di corticosteroidi), da scompensi
metabolici come il diabete oppure può essere la conseguenza
di un trauma subito dall'occhio. Poiché il cristallino
diviene più opaco, la sua ottica diviene irregolare
e la vista ne risente. A volte ciò si nota se si guarda
da lontano, a volte da vicino. Più spesso questo cambiamento
nella capacita' visiva si verifica molto gradualmente e non
condiziona seriamente, almeno per un po', lo stile
di vita di un individuo. Quando ciò
accade, invece, la cura tradizionale consiste nel cosiddetto
trapianto di lente, ossia nel praticare l'estrazione e la
sostituzione del cristallino con una nuova lente di plastica. Recentemente
si e' scoperto che alcuni componenti nutrizionali possono aiutare
ad attenuare certi tipi di cataratta, forse alcuni antiossidanti
(vitamine e minerali) ed amino acidi.
Altri tessuti
collegati ed adiacenti:
La Congiuntiva
ed il Sistema lacrimale
La Congiuntiva
e' una sottile membrana mucosa che copre la sclerotica (il cosiddetto
<<bianco dell'occhio>>) e riveste la parte interna
delle palpebre. L'infiammazione di questa membrana
e' chiamata Congiuntivite. La congiuntiva puo' essere danneggiata
ed apparire infiammata in seguito ad irritazione
prodotta dalla presenza di corpi estranei o da un trauma,
da un colpo d'aria, da batteri ed allergie. I sintomi sono:
arrossamento (dovuto ai vasi sanguigni dilatati),lacrimazione
(dovuta all'eccessiva produzione di lacrime o dal sistema di drenaggio
ostruito),secrezione muco-purulenta. Questi sintomi sono accompagnati
da prurito e secrezione lacrimale (in caso di
allergie ed in presenza di un virus),bruciore
(batteri, talvolta virus),dolore e sensazione di avere della
sabbia sulla cornea (virus, talvolta batteri).Una congiuntivite
che persista oltre tre giorni oppure con sintomi che si accentuino
rapidamente, se accompagnata da febbre, dolore o annebbiamento della
vista, richiede il pronto intervento di uno specialista. La
congiuntiva e' costantemente esposta all'ambiente, alle tossine
ed agenti patogeni. L'occhio stesso elimina tutto ciò che
ostacola la sua funzione, ma quando ciò non si verifica
e' utile una cura medica a base di antibiotici ed agenti antivirali.
Il Sistema
lacrimale
Le lacrime
non sono costituite esclusivamente da acqua (prodotta dalla
ghiandola lacrimale e da altre ghiandole),ma anche da olio
e muco (prodotto da molte ghiandole diverse situate
sotto le palpebre) e da altri componenti che distruggono
gli agenti patogeni che attaccano l'occhio, come virus,
batteri e perfino il polline. Le lacrime costituiscono
il primo mezzo di difesa contro le tossine
dell'ambiente, e vengono espulse, e gli agenti patogeni. Contemporaneamente
esse mantengono umida e lubrificano la
cornea, la congiuntiva e la sclerotica.
Una scarsa secrezione lacrimale causa un'immediata sensazione di
secchezza, stanchezza e pesantezza sulle palpebre. Sulla superficie
della cornea si formano macchie secche ed aree di cellule
morte che provocano la sensazione di avere della sabbia
sulla cornea, dolore e vista annebbiata. Se la superficie
dell'occhio e' molto compromessa nella sua funzione, essa
e' più soggetta ad infiammazioni ed infezioni. La cura
a questo tipo di problema dipende dalla sua causa, infatti la sensazione
di secchezza negli occhi e' talvolta sintomo di qualche
malattia fondamentale del sistema o di malattie
del metabolismo (diabete, disfunzione tiroidea),oppure
e' l'effetto collaterale di qualche medicinale. La cura consiste
nel provocare lacrime artificialmente e nell'ostruire il sistema
di drenaggio. Una persistente secchezza dovrebbe essere accuratamente
diagnosticata dal medico.
L'Iride e
l'Uvea
L'Iride e'
una membrana circolare, retrattile, che reca al centro un
foro (la pupilla). La sua funzione principale e' quella
di regolare la quantità di luce che penetra nell'occhio.
Le contrazioni delle sue fibre muscolari restringono o dilatano
la pupilla, esse contengono inoltre una quantità di
pigmenti di melanine depositata sulla superficie posteriore
ed anteriore. I pigmenti bruni servono per assorbire
la luce riflessa nell'occhio. Se la quantità di pigmenti
bruni sulla superficie posteriore e' minima, l'iride apparirà
di colore blu, una maggior quantità e' responsabile
del suo colore nocciola. Se si aggiungono dei pigmenti sulla superficie
anteriore dell'occhio, esso risulterà verde e se il pigmento
e' più denso apparirà marrone.
L'Uvea e' una
membrana media a struttura vascolare formata dalla coroide
all'indietro, dal corpo ciliare e dall'iride in avanti.
Non si tratterrà in questa relazione la funzione e
le malattie della coroide, si sappia pero' in generale
che l'infezione di una parte dell'uvea viene ad interessare
l'intera membrana e le cure sono simili per tutte le
sue parti.Col diminuire del diametro della pupilla
diminuisce l'intera quantità di luce che
penetra nell'occhio mentre aumenta la profondità
del fuoco. Quando la pupilla e' contratta la vista
appare più chiara e diminuiscono le distorsioni periferiche,
si verifica esattamente il contrario quando la pupilla e'
dilatata.
Problemi
con l'Iride
Danni all'iride
dovuti ad un trauma possono causare un ingrossamento della
membrana e/o compromettere la contrazione e dilatazione della
pupilla. L'ingrossamento può ostruire il drenaggio
acqueo causando il cosiddetto glaucoma che può
essere curato istillando un collirio che favorisca
la contrazione dell'iride.
Le malattie
a cui e' soggetta l'iride sono rare e piuttosto gravi e difficili
da curare. La sua infiammazione porta il nome di
Irite e può dipendere da un'infezione interna,
da sifilide o reumatismi, malattie infettive, tubercolosi,
diabete, psoriasi.
La parte
liquida del globo: L'Umor Acqueo ed il Corpo Vitreo.
E' chiamato
Umor Acqueo un liquido contenuto nella camera anteriore dell'occhio,
fra la cornea e il cristallino, il quale viene costantemente
prodotto e scaricato dall'occhio. Un'eccessiva
produzione del liquido o l'ostruzione del sistema di drenaggio fa
aumentare la pressione del liquido, proprio come succede
ad un pallone gonfiato in eccesso. A differenza
pero' di un pallone flessibile, il globo oculare e'
rigido e l'aumento della pressione endoculare danneggia i
nervi della retina. Questa malattia e' chiamata Glaucoma.
Sono diverse le cause del glaucoma, alcune accertate,
altre non ancora e da esse dipende la cura che può
consistere in medicinali da assumere per via orale,
colliri, chirurgia laser ed anche combinazioni delle
tre.Il Corpo vitreo e' composto di una sostanza gelatinosa trasparente
che riempie tutta la cavità retrostante dell'occhio. Talvolta,
con l'età, l'umore vitreo sviluppa fibre e filamenti e permette
ad alcuni piccoli frammenti di altre membrane di
muoversi nella parte più liquida della cavità
come "galleggianti". Una eccessiva contrazione del
corpo vitreo e' cosa molto grave in quanto può
danneggiare la retina a cui e' attaccato. I sintomi possono essere
un rapido assalto di quei grandi frammenti galleggianti, flash ed
altri disturbi alla vista, la perdita di parte del campo visivo.
In presenza di tali sintomi sarà rivolgersi ad
un medico che ne farà la diagnosi e ne stabilirà
la cura.
La Retina
La retina e'
una membrana sensibile, esattamente come una pellicola fotografica,
suddivisa in tre porzioni che consistono in uno strato
pigmentato ed uno avascolare ricco di arterie e vene che forniscono
nutrimento allo strato formato dalle fibre nervose e dai fotorecettori
retinici: i coni ed i bastoncelli. Quando l'immagine focalizzata
dell'oggetto visto cade sulla retina, i coni e bastoncelli
trasformano la luce in impulsi elettrici che attraverso il
nervo ottico raggiungono la corteccia del lobo occipitale. Qui
l'informazione viene ridimensionata e corretta e finalmente
possiamo vedere esattamente l'immagine.I coni ed i bastoncelli contengono
sostanze chimiche a base di beta carotene. Quando la
luce colpisce i fotorecettori, si sviluppa una reazione chimica
che libera una carica elettrica. La reazione chimica
continua ed alla molecola viene restituita la sua condizione
originaria finche' i fotorecettori colpiti nuovamente dalla
luce sprigionino una nuova energia elettrica e via di seguito milioni
di volte al secondo in cento mila punti diversi della retina.
I disturbi della retina possono essere spesso seri e minacciare
la capacita' visiva. I disturbi più gravi sono il distacco
della retina e la degenerazione delle macchie che dipendono
spesso da malattie quali il diabete, l'ipertensione, l'arterosclerosi.Tutti
i disturbi della retina che provochino sintomi compromettenti
per la vista, richiedono la diagnosi del medico. Per molti
di questi disturbi la cura può essere medica
o chirurgica. I sintomi consistono nell'apparizione
di un'ombra in un settore o in tutto il campo visivo, nell'alterazione
della facoltà visiva.
Il Nervo
ottico ed il Cervello
A questo
punto l'occhio ha fatto la sua parte e l'informazione
sta arrivando al cervello per l'ultima fase del processo visivo.Ciò
che accade qui nel trasformare finalmente gli impulsi elettrici
nell'immagine dell'oggetto visto non e' ancora chiaro e le
teorie in proposito sono troppo complesse per essere affrontate
in questa sede.Un danno al nervo ottico o al cervello
può ostacolare questo processo ed un sintomo
ne sarà la perdita della vista soprattutto in un settore
del campo visivo. Molte sono le cause tra cui la Sclerosi Multipla,
malattie neurologiche primarie e tumori al nervo ottico
o al cervello. La diagnosi medica e' critica poiché alcune
condizioni sono temporanee, altre possono essere risolte.
Conclusione Abbiamo seguito
finora il cammino compiuto per arrivare all'immagine: la luce
colpisce l'occhio, viene messa a fuoco dalla
cornea, l'iride ne regola l' illuminazione, il cristallino la focalizza
ulteriormente, la retina la riceve, i bastoncelli e coni la
trasformano in impulsi elettrici trasmessi al cervello che magicamente
ci fa vedere chiaramente l'immagine.L'occhio e' un organo del nostro
corpo notevolmente resistente e ben protetto, infatti la
maggiorparte delle sue malattie può essere curata.
Esami costanti dell'occhio sono importanti per aiutare
a individuare condizioni abnormi e problemi insorgenti e per
iniziare una cura efficace.Questa relazione ha lo scopo di fornire
informazioni che possano aiutare a comprendere il modo
incredibilmente complesso in cui lavora il sistema visivo
umano e non ha l'intento di sostituirsi ai consigli e alle
cure di uno specialista. |