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Valutazione e trattamento dei disturbi visivi funzionali
Volume 3 - La funzione accomodativa

Neuro-Anatomia, Fisiologia e Test di Valutazione Clinica

Autore: Vittorio Roncagli
Formato: Libro

Una delle prime descrizioni della risposta accomodativa risale al 1619 ad opera di Scheiner. Da allora i meccanismi coinvolti nell’accomodazione hanno interessato centinaia di clinici e di ricercatori che hanno prodotto migliaia di pubblicazioni.
Storicamente sono state avanzate diverse ipotesi sul funzionamento del meccanismo accomodativo. Borish (1985) riassume ipotesi che accreditavano all’accomodazione vari fenomeni e meccanismi come l’allungamento antero-posteriore del bulbo oculare, oppure lo spostamento in avanti del cristallino, oppure la semplice contrazione della pupilla che favoriva una riduzione del cerchio di confusione sulla retina, o addirittura, nessun aggiustamento oculare se non la capacità di interpretare l’immagine fra i piani focali.
L’accomodazione è ancora oggi tra le funzioni date spesso per scontate per la sua apparente semplicità, ma ancora non del tutto esplorata e conosciuta.
L’anatomia è ancora non del tutto indagata, i meccanismi sono in parte ancora solamente teorici, l’innervazione non è ancora del tutto chiara, la stimolazione ancora oggetto di discussione, lo stato di riposo ancora da definire con precisione, la farmacologia controversa, le sindromi cliniche da definire, ed il trattamento in parte empirico.

L’accomodazione è tradizionalmente definita come la funzione che modifica il potere diottrico dell’occhio affinché le radiazioni divergenti che provengono da uno stimolo posto a distanza ravvicinata possano essere fatte convergere al fine di essere proiettate a fuoco sulla retina (Borish, 1985).
E’ un meccanismo con azioni notevolmente differenti nelle varie specie animali. Per esempio è assente negli invertebrati, è negativa nei pesci, positiva negli anfibi e più sviluppata negli uccelli che nell’Uomo (Gibson, 1938).
Il riflesso accomodativo funziona, come tutte le funzioni gestite dal Sistema Nervoso Autonomo (SNA), senza la consapevolezza da parte dell’individuo. Difatti, in genere le persone si accorgono che esiste solo nel momento in cui non funziona bene. Qualsiasi persona che diventa presbite capisce quanto fosse utile ed importante avere una messa a fuoco che gli permetteva di vedere nitido a qualsiasi distanza e quali compromessi occorre accettare quando viene a mancare.
Considerando le sue correlazioni con le vergenze, l’accomodazione riveste un grande interesse clinico e la sua valutazione merita tutta l’attenzione necessaria.

85 pagine, 13 tabelle, 13 illustrazioni a colori, 268 riferimenti bibliografici

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